exitplanetdust's Journal, 02 Feb 15

Ci sono i giorni in cui tutto questo accanirsi - pesare, calcolare, programmare - ti sembra insensato. Perché non posso godermi la vita sociale come fanno gli altri? Bere, mangiare, divertirmi... Curare l'alimentazione a volte sembra quasi un'auto-punizione. Poi mi guardo intorno e vedo solo fisici che denunciano che il loro proprietario non ne ha nessuna cura, e anzi vengono trattati come discariche in cui ficcare dentro roba a casaccio. E penso che non voglio essere così, non sono per le robe a casaccio! Lo sono stato in passato, magari, ma ora sono una persona diversa. Le robe a casaccio non hanno mai portato nulla di buono.

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Comments 
Ci vuole una via di mezzo questo è sicuro. Io ritengo di essere in forma, ho buona capacità cardiovascolare e forza ma ritengo anche di saper godermi la vita, senza rinunciare alla vita sociale, al dare soddisfazione a chi cucina per me, al cibo delle feste, alle grigliate e i pic-nic. Io lo chiamo nutrizione flessibile. E penso che non solo nella nutrizione, ma in ogni aree della vita, la flessibilità è tutto. L'intransigenza e il fanatismo diventano insostenibili ben presto.  
02 Feb 15 by member: DennyTrecker89
Anche io sono per la via di mezzo. Non penso vada bene chiudersi in casa pur di mantenere una dieta impeccabile, come nemmeno uscire tutte le sere e darci dentro con alcolici e schifezze... Exitplanetdust, non autopunirti rinunciando a tutti gli eventi solciali, l'importante é non esagerare :)  
02 Feb 15 by member: eliim
Come tutte le cose l'importante è non esagerare !!!!!!!!!!!!!! Se capita la giornata fuori programma, è bene prenderla al volo. 
02 Feb 15 by member: geoverna
Avete ragione, in effetti sto cercando proprio una forma di equilibrio. Oggi guardavo un telefilm (How I met your mother) e vedevo questi personaggi che si ingozzano tutti insieme tutte le sere, e poi capita che vadano in discoteca e bevono... e insomma, tutto questo, che un tempo facevo, ora un po' mi manca. In realtà non sono il tipo ultra intransigente che si trincera in casa... Vado ogni tanto alla pizza con gli amici, non mi tiro indietro se c'è da fare il pieno di carboidrati ogni tanto. Però, la vita rappresentata nel telefilm citato, o la mia vita di un tempo (periodo universitario in particolare) sono così diverse dalla mia attuale, e un po' mi mancano. Mi manca quell'ingenuità... non so come dire... quel rapporto diretto con le cose, non mediato da bilance e calcoli. Inoltre, alcune cose sono per me diventate tabù assoluto, come gli alcolici. Non riesco in alcun modo a trovare una via di mezzo in questo caso, sono costretto a tenermene a debita distanza. Ad ogni modo, oggi, quando penso alle sevizie che ho inflitto al mio corpo per tanto tempo e quando realizzo come l'unico vero modo per stare bene è quello mio attuale - mangiare con criterio e allenarsi regolarmente -, la nostalgia in un attimo è spazzata via e mi rendo conto che oggi non potrei essere diverso da come sono! Non c'è nostalgia che tenga. 
02 Feb 15 by member: exitplanetdust
Mi piace molto questa risposta ad un'email di un ragazzo che faceva domande riguardo al suo stile di vita eccessivamente trasgressivo: http://goo.gl/4krIiH. Un eccesso di cibo, alcol, sballo in realtà proprio come un eccesso di fanatismo nutrizionale sono facce diverse della stessa medaglia, l'impossibilità ad avere un sano rapporto con il cibo, con il divertimento, con la società e con il proprio corpo che non sono sostenibili a lungo termine. Quando non si trova uno stile di vita che sia sostenibile a lungo termine si condanna se stessi ad una vita che dura 1-2 anni massimo e ad un enorme punto interrogativo fatto di noia o estremismo per tutto il resto dell'esistenza. 
02 Feb 15 by member: DennyTrecker89
Tra l'altro l'ingenuità o il rapporto diretto con le cose è una cosa rara pure all'università. Qualsiasi ragazzo o ragazza che mantiene il proprio peso inconsciamente o consciamente mette in atto qualche forma di restrizione calorico/nutrizionale, molti di quelli sovrappeso sono perennemente a dieta e sanno a memoria le calorie della pasta, le mense hanno il menu low-carb e gli shake proteici. Una mia conoscente di 13 anni la mattina fa colazione con uno shake enerzona, gallette di kamut e barretta proteica. Chi più chi meno, quasi tutti, abbiamo un rapporto non spontaneo con il cibo, si tratta solo di scegliere quale rapporto non spontaneo disponibile tra i vari da scegliere: quello che si abbuffa e si pente? quello che comincia la dieta a gennaio e ha preso 5 chili entro marzo? quello che diventa un asceta e che nessuno vuole in torno? quello che prova tutte le diete possibili immaginabile dalla Dukan alla South Beach? quello che il cibo è carburante per i muscoli e nient'altro? quello che si nutra in maniera flessibile? Ormai sono rimasti solo gli animali domestici a nutrirsi senza una qualche sorta di consapevolezza. 
02 Feb 15 by member: DennyTrecker89
Effettivamente, da un gruppo di persone che si sbronza regolarmente, certo non emerge il valore di attaccamento alla vita, semmai tutto il contrario... D'altro canto, regolamentare la propria alimentazione non significa costringersi ad un'esistenza di rinunce e solitudine, si tratta solo di cambiare ambiente e abitudini, trovare persone con cui condividere valori nuovi e/o diversi. Come questo stesso sito dimostra! Al solito, grazie per i preziosi commenti :) 
02 Feb 15 by member: exitplanetdust
Comunque, è vero: "sostenibile" è il concetto chiave in questo discorso - e forse in ogni discorso. 
02 Feb 15 by member: exitplanetdust
Sostenibile è la chiave di tutto. Chiunque può sbraitare quanto praticare una sonata di Beethoven per 10 ore al giorno è il modo migliore di essere dei bravi pianisti, ma se poi non è una pratica sostenibile non vale niente, al contrario dei miei 15 minuti 4-5 volte al giorno che piano mi portano lontano :) E sempre di più la scienza sta validando questo concetto: ad esempio sappiamo che studiare ore e ore per un'esame è una cosa inutile, il cervello può elaborare solo un certo numero di informazione e lo fa nel sonno. Le maratone al massimo fanno dimenticare. Ci sono anche studi che mostrano che chi è troppo rigido con la propria nutrizione ha più carenze di chi è flessibile, questo perché la rigidità è anche monotonia e broccoli, petto di pollo e tonno sott'acqua non possono fornire tutto quello che sana, vera alimentazione che include le lasagne di nonna possono fornire :) C'è chi con questi concetti (poco, sempre e sostenibilmente) si è imparato 5 lingue nel giro di 1 anno. Lo stesso vale per i vizi, se la felicità la si trova solo con 20 sigarette in bocca a intervalli di 15 minuti in una giornata, questo non è sostenibile e quindi non è reale. Qualsiasi forma di felicità, resistenza, coraggio deve basarsi su pratiche sostenibili, altrimenti è l'illusione di un periodo brevissimo e poi arriva la depressione. E in questo rientrano anche le madri che vivono per i figli, anche questo non è sostenibili perchè i figli se ne vanno, stanno con gli amici, escono e queste madri si ritrovano depresse e senza uno scopo perché hanno puntato tutta la loro esistenza e felicità su un qualcosa di insostenibile. Ma potremmo andare avanti per ore con la lista :) 
02 Feb 15 by member: DennyTrecker89
Quanto sei saggio Jared, chiunque ti abbia come amico deve ritenersi molto fortunato! C'è anche da dire che verso questa situazione attuale, che in effetti mi sembra già un instradamento verso la sostenibilità di cui sopra, mi ci ha spinto anche il fatto che è difficile orientarsi in un mondo in cui non esistono gli assoluti. Nel senso: finora hanno potentemente demonizzato il sodio, ora si scopre che il rischio cardiovascolare in realtà aumenta più con una carenza di sodio che con il suo eccesso. Poi: ci hanno fatto la testa così che il latte è la fonte di ogni bene: ora i nutrizionisti di Harvard invitano alla moderazione. Insomma, e chiedo scusa se un po' ho cambiato discorso, la mia nuova regola è la varietà, che a dire il vero è collegata al concetto di sostenibilità. Tanto per dire, in base a tale regola, una volta a settimana posso concedermi anche qualche trasgressione, e in generale, a piccole dosi, senza eccedere in nulla, mi concedo di tutto. Tranne appunto l'alcool che è per diversi (personali) motivi inconciliabile col mio attuale stile di vita. 
02 Feb 15 by member: exitplanetdust

     
 

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